LUCA CORTESE

"<Casa> è un luogo complesso, ben connotato fisicamente, molto più incerto nell'anima.

Una sequenza di ambienti nella quale ci si muove, si interagisce, si lascia traccia continuamente, modificandoli: "Casa" cresce con noi,acquisisce volumi, colori, odori, è tana. A volte ci avviluppa, ci ripara, altre ci imprigiona e ci opprime.

La vita, la nostra vita, scorre lì dentro e deposita strati, cellule morte, pensieri, testimonianze, ricordi, che si sommano e diventano "ambiente", un insieme impreciso e al tempo stesso conosciuto minuziosamente, riconosciuto a senso, delicata familiarità per i nostri sensi rilassati e distratti.

Se ne perde una visione dettagliata, i particolari sfuggono perché fin troppo conosciuti, saputi, scontati.

"Quel" libro in "quella" posizione, il sale nella ciotola, un minuscolo segno su uno stipite lasciato quella volta che..., la maniglia della finestra, l'angolo della tavola, il lavabo, il letto. Tutto appena sfocato, relativamente immobile, reperibile senza bisogno di guardare. Tanto scontato e acquisito da divenire "non visto", a meno che qualcosa/qualcuno diverso da noi non lo modifichi, anche impercettibilmente. Allora il particolare "alieno", l'aggiunta imprevista o l'assenza, il soprammobile o il quadro fuori posto balzano all'occhio con una prontezza inattesa, testimonianza indiretta di un profondo radicamento interiore.

Luogo di sguardi distratti, di cui mi sono sforzato di riportare la visione "naturale" e quotidiana, tanto disattenta quanto affettuosa e intima, riservata e personale.

Le case sono fatte per viverci, non per essere guardate (Francis Bacon)".

Luca Cortese (Intro al portfolio "Feeling Home")

Anteprima opere

INTRODUZIONE AL PORTFOLIO

Testo di Pio Tarantini

Quotidianità domestica

 

Il concetto di domus, stabilizzatosi in età romana ─ quando la storia della civiltà occidentale è ormai determinata dalla cultura greco-romana ─ ha talmente pervaso la storia dell’uomo che ancora oggi sono infinite le varianti in cui si declina questa idea di casa come luogo fondamentale del vissuto.

Attorno ad esso è da sempre fiorita un’ampia letteratura ─ scritta e visiva ─ che, affermatosi con l’età moderna rinascimentale, ha trovato probabilmente nell’era contemporanea il momento di massima attenzione e indagine. La casa diventa non soltanto il luogo eletto per il riposo e per la residenza della istituzione famiglia ma luogo che determina profondamente la cultura personale e sociale.

 

Sono infiniti gli esempi letterari e di arte visiva che rimandano al concetto di casa, dalle rappresentazioni rinascimentali a quelle a noi più vicine che, a partire dall’Ottocento, rispecchiano il nostro modo di vivere nella società cosiddetta borghese, quella cioè prodotta dalla rivoluzione industriale e poi trasformatasi, nel complicato e lungo passaggio novecentesco, nella società post-moderna.

Da Tolstoj, Balzac, Manzoni e gli altri grandi romanzieri dell’Ottocento alle più decadenti visioni del Novecento di Mann e Proust fino a quelle più inquietanti dei nostri giorni con Philip Roth e i più giovani scrittori degli anni duemila, la casa continua a essere nel mondo della letteratura e dell’arte in generale luogo deputato fondamentale della nostra vita.

 

Così, nell’ambito delle arti visive, la fotografia non ha fatto altro che rispecchiare questa cultura declinando il concetto di casa con linguaggi diversi in sintonia visiva con quanto avveniva all’interno degli stessi, e, per restare soltanto ai decenni più recenti, spaziando da un’impostazione neo-realistica a quella concettuale a quella iperrealista.

Molti dunque sono i fotografi che si sono misurati con questa idea focalizzando l’attenzione, in anni più recenti, su quegli aspetti apparentemente marginali ma significativi del nostro vivere quotidiano nell’ambiente domestico.

 

Luca Cortese si inserisce in questo filone di impostazione realistica, affettuosa e nello stesso tempo indagatrice dell’animo umano, selezionando per il progetto Feeling Home una serie di fotografie che attraverso scorci e dettagli raccontano non soltanto le cose ma soprattutto il vissuto, le persone.

Cortese fotografa una porzione di scrivania ─ con il dettaglio della tastiera di un computer, le bollette, le penne e altri oggetti ─ uno scorcio dell’armadio, il dettaglio di un antiquato pennello da barba, scorci di libreria, di pareti, di un pasto e di altri momenti di intimità domestica portando lo spettatore in medias res,

facendolo penetrare nella vita privata contemporanea di una famiglia del ceto medio in cui gli oggetti diventano elementi rivelatori del vivere quotidiano.

 

Non si tratta di una visione nostalgica, di sapore gozzaniano o proustiano: siamo dalle parti invece di un realismo allusivo in cui l’aderenza alla realtà viene letta attraverso la lezione di grandi fotografi della seconda metà del Novecento, da Robert Frank all’italiano Luigi Ghirri. Le cose, gli oggetti quotidiani e marginali, gli ambienti domestici ripresi senza compiacimenti formali, diventano cioè protagonisti visivi di un racconto che dal particolare conduce lo spettatore al generale attraverso un procedimento di elaborazione concettuale. 


Biografia

 

Nato a Milano nel 1963, si appassiona alla fotografia fin da bambino.

Dopo aver concluso il Liceo Classico nel 1983 inizia la propria esperienza professionale come assistente presso lo Studio Crab di Alfredo Gambaro, ed in seguito come assistente free lance in diversi studi fotografici di Milano.

 

Alla fine del 1984 avvia una collaborazione come assistente stabile con lo Studio Effe-Bi di Alberto Fioravanti e Sergio Bevilacqua, dei quali diventa socio nel 1987, approfondendo l’esperienza  nella fotografia di still-life e gioiello.

 

Nel 1987 con un gruppo di professionisti torinesi e non, tra cui il grafico Davide Danti ed il film-maker indipendente Daniele Segre,  fonda la cooperativa CAMMELLI FACTORY, agenzia fotografica e di servizi di immagine e contemporaneamente a Milano costituisce con un socio EIKONDATA srl, società finalizzata allo sviluppo di applicazioni informatiche legate all’utilizzo delle immagini (infopoint, iniziative di marketing, ecc.) occupandosi in entrambe le realtà di produzione immagini e dello sviluppo commerciale.

 

Nel 1989, sciolto lo studio Effe-Bi, prosegue l’attività come fotografo professionista con uno studio autonomo, occupandosi di still-life, gioiello, fotografia teatrale e fotografia industriale in location, e avviando una serie di attività di ricerca artistica personale.

 

Nel 1996 abbandona il mondo della fotografia professionale per dedicarsi ad altre attività, mantenendo viva l’attività di ricerca artistica e approfondimento tecnico e evolvendo verso il mondo della fotografia digitale.

 

Dal 2001 partecipa a numerosi concorsi nazionali ed internazionali e concentra la propria attività fotografica sulla ricerca artistica ed estetica, esplorando tecniche e nuove soluzioni offerte dalla fotografia digitale.

 

Nel 2007 apre un proprio profilo su Flickr, social network dedicato alla fotografia, http://www.flickr.com/photos/luca19632/ in evoluzione permanente, che contiene oltre 750 immagini selezionate dal proprio archivio, e avvia alcune collaborazioni con aziende editoriali tra cui Schmap Guides, University of Washington Press, Tecnologia Educacionàl-Positivo Informatica (Brasile), agenzie e banche immagini quali Getty Images  e collabora stabilmente al Progetto Milano di Wikipedia.

 

Dal 2012 riprende ad occuparsi professionalmente di fotografia in ambito teatrale, copertura di eventi privati (convention aziendali, eventi promozionali indoor e outdoor) e documentazione industriale in location. Un secondo profilo Flickr, http://www.flickr.com/photos/lucacortesefotografo/ raccoglie un portfolio di immagini realizzate su commissione di diversi clienti.

Nel 2012 ha aderito alla community See.Me (http://www.see.me/) pubblicando un sintetico portfolio artistico http://lucacortese.see.me/

 

Dal 2012 parte del suo portfolio artistico è seguito da GTArt Photoagency per la produzione di eventi e la commercializzazione delle opere http://www.gtartphotoagency.com/photographers/luca-cortese/

 

Vive e lavora a Milano.

 

Principali Mostre personali

Mostra “Laguna Onirica”            

   Rist. P.I.E.R. Agrate Brianza (MI), 8 novembre – 31 dicembre 2012

    Rist. Ombre e Cicheti, Roma, 15 novembre – 15 dicembre 2012

    Xodo Arte, San Martino di Castrozza, 28 luglio-3 settembre 2013

    Sala della Gran Guardia, Portoferraio (Isola d'Elba) 11 - 17 Agosto 2013

    Rist. P.I.E.R. Agrate Brianza (MI), attualmente in corso

Mostra "Dissoluzioni"                  

     Show Room Naturescape, Milano, Luglio 2013

     Sala della Gran Guardia, Portoferraio (Isola d'Elba) 29 giugno - 5 luglio 2015

                                                     con il patrocinio del Comune di Portoferraio

 Mostra "Tempi Lunghi"                               

    Libreria Il Libraio Portoferraio (Isola d'Elba) 29 aprile - 9 maggio 2013

 

    Rist. L'Infinito, Milano, 9 giugno - 29 luglio 2016

 

Partecipazione a esposizioni collettive

 

Mostra "Cibo & Cibo"

     Biblioteca Cascina Grande di Rozzano (MI) 17 ottobre - 14 novembre 2015

 Mostra "Periferie"                        

     Biblioteca Cascina Grande di Rozzano (MI) 7 maggio - 26 maggio 2016

     Liceo Artistico IPS Kandinsky, Milano 6 maggio - 26 maggio 2016