Abbiamo pensato a questo contest finalizzato all’esposizione non come a un meccanismo di competizione tra i partecipanti, ma piuttosto come a uno strumento di analisi, di consapevolezza e di testimonianza atto a stimolare e promuovere la creazione di memoria, la costruzione di valore e la condivisione collettiva. LOCKDOWN si presenta a Catania come una mostra complementare del progetto FEELING HOME, andando ad integrarlo e ad arricchirne il messaggio. La visione del “sentire casa” si allarga così a nuove visioni espandendo il senso di identità e di appartenenza attraverso nuovi apporti autoriali interessanti e di forte adesione al mondo reale più contemporaneo.
MIGLIOR PROGETTO
premiato per contenuto, originalità e linguaggio:
3 segnalazioni ex aequo: LAURA DADDABBO, FABIANA SCALA, MATTEO GARZONIO
PERCORSI:
originalità della ricerca e del codice espressivo
2 segnalazioni ex aequo: ANDREA CIPRELLI, NATALE DE FINO
POESIA DEL RACCONTO:
storie e visioni
Segnalati GIOVANNI FIRMANI, PATRIZIA GALIA, PATRIZIA RIVIERA, ANTONIO PERRONE, GIUSEPPE ALLEGRA, GIULIA CASSARO, ILEANA GIRA
Altri AUTORI FINALISTI selezionati per la mostra LOCKDOWN:
NOEMI ALESSANDRA, MAURIZIO ANSELMI, GIULIA CAMINADA, PIERLUIGI CIAMBRA, ANNA MARIA COLACE, ROBERTA COSTANZI,
CHIARA DI FAZIO, GIORGIO ERICA, BARBARA FALLETTA,PASQUALE GIANNELLI, DAVIDE GUALTIERI, MATTEO GUARDINI,
ROBERTA IRULLO, MAURO LIGGI, DOMENICA LUSSONE, LIDIA MALLIA, PAOLO MANDANICI, PAOLO NICOLETTI,
MICHELE PALMA, ELIANA PANEBIANCO, SALVATORE PASQUARIELLO, MASSIMILIANO PERELLI, FABRIZIO SCARPIGNATO,
NICOLA STRADIOTTO, ELISABETTA TIVOLI, CRISTINA TRIMARCO, MARIA TUMMINIA,
DEBORA VALENTINI, CRISTIANO ZINGALE, FEDERICA ZUCCHINI
premiato per contenuto, originalità e linguaggio
3 CLASSIFICATI EX AEQUO: Laura Daddabbo, Fabiana Scala, Matteo Garzonio
TITOLO DEL PROGETTO: TIME IN A BOTTLE
INTRODUZIONE DELL'AUTORE
"Il mio progetto si intitola “Time in a bottle” a significare la dilatazione dei giorni in un unico, lungo tempo che, non essendo più scandito dai quotidiani ritmi, doveri e piaceri, ha scardinato tutte le nostre certezze togliendoci la possibilità di fuggire da noi stessi.
E’ la storia,“cinematografata” dall’editing, delle paure, delle ansie ed anche delle speranze che abbiamo condiviso chiusi nel bozzolo, visti soprattutto con gli occhi di un’adolescente, mia figlia. Parlarle di libertà in questo momento è stato difficile e duro. E’ stato difficile parlarne a lei che dovrebbe sbocciare alla vita nel momento più confuso che io ricordi.
Sono riuscita a farlo meglio così, con la mia macchina fotografica, cercando di aggiungere un poco di luce anche là dove ce n’è poca."
Laura Daddabbo
NOTE DELLA GIURIA:
La reclusione forzata produce rassegnazione e immobilismo, ma libera anche sottili e inesplorate risorse. La serie mostra una giovane alle prese con questa inaspettata condizione. Una sorta di noia creativa le permette di
riscoprire spazi intimi e familiari, abituali eppur "nuovi".
Un romanzo di formazione, raccontato da Laura Daddabbo con originalità, eleganza e coerenza stilistica.
La Commissione
TITOLO DEL PROGETTO: ATTRAVERSO
INTRODUZIONE DELL'AUTORE
" <Attraverso> è un progetto fotografico in divenire per rappresentare un periodo difficile che tutti stiamo vivendo, con l’intento e la necessità di evadere dalla tragica realtà tramite l’arte!
Grazie alla possibilità che ci è data dai musei nazionali e internazionali, i quali - dovendo restare chiusi come stabilito da decreto contro la diffusione del Covid-19 - hanno messo a disposizione gratuitamente dei virtual tour o gallerie di immagini e quant’altro nei loro siti web, ho avuto modo di visitare e conoscere musei che ho sempre desiderato vedere davvero ma non ho mai visto prima fisicamente.
In questo modo, percorrendo digitalmente i musei, è nata l’idea di creare dei fotomontaggi realizzati tramite screenshot, ovvero immagini catturate fotografando direttamente dal computer gli angoli dei musei che più mi ispiravano, uniti tramite Photoshop a dei miei selfie e autoritratti fatti in casa con vesti comode e casalinghe.
Il tutto è un elogio all’arte, la quale in questi lunghi giorni di reclusione mi ha ridato la speranza e la forza per immaginare positivamente il futuro difficile che ci attende. Da sempre l’arte ci dà la possibilità di conoscere e capire al meglio i vari aspetti di un periodo storico, ci aiuta a riflettere sul passato e ci accompagna verso un futuro migliore, senza l’arte la storia sarebbe solo cronologia, un susseguirsi di eventi senza sguardo critico!"
Fabiana Scala
NOTE DELLA GIURIA:
Sembrano rievocare suggestioni duchampiane le fotografie di Fabiana Scala, attraverso la collocazione del soggetto quotidiano all’interno di uno spazio museale. Tuttavia queste fotografie superano l’intento concettuale e approdano a esiti formali di grande pregio.
La Commissione
TITOLO DEL PROGETTO: REAR WINDOW QUARANTINE
INTRODUZIONE DELL'AUTORE
"Tu, sconosciuto vicino, ogni giorno sul tetto con i tuoi figli riuscivi a farmi sorridere nonostante l'umore pesante e plumbeo che ci circondava".
A Milano, durante il lockdown, balconi e terrazze sono diventati gli unici luoghi utili per godere della nostra ora d'aria, della pausa da un lavoro a forma di monitor. I tetti, trasformati in palestre e solarium, ci hanno fatto vivere effimere vacanze.
Una delle conseguenze della pandemia sarà quella di ripensare la progettazione delle case, soprattutto per quanto riguarda le parti comuni, al fine di rendere le città più resilienti a probabili future pandemie. In Italia il dibattito, che coinvolge architetti, medici, sociologi, è già stato aperto".
Matteo Garzonio
NOTE DELLA GIURIA:
Particolarmente apprezzabile l'organicità stilistica del portfolio proposto, che attraverso la reiterazione di elementi comuni in tutte le immagini unita a una attenta scelta dei soggetti e degli attimi fissati, evitando drammatizzazioni non necessarie costruisce una narrazione sintetica, non scontata ed espressiva, ponendo l'accento sull'uso differente degli spazi comuni delle abitazioni indotto dal lockdown in contesto di forte urbanizzazione.
La Commissione
originalità della ricerca e del codice espressivo
2 CLASSIFICATI EX AEQUO: Andrea Ciprelli, Natale De Fino
TITOLO DEL PROGETTO: FRAGILE
INTRODUZIONE DELL'AUTORE
" Noemi è la figlia della mia compagna Evelyn. Ha 12 anni e ha perso il suo papà quando era piccola. La sua quotidianità come quella di tutti i suoi coetanei è stata stravolta dall'emergenza che stiamo attraversando.
Oggi i ragazzi di questa fascia di età devono gestire il loro sviluppo nel mezzo di un evento traumatico che mette in discussione tutte le loro certezze. I genitori si ritrovano a dover ricoprire tutte le figure di riferimento che sono mancate e ad accompagnare il difficile passaggio da bambini ad adulti.
Se prima la necessità con lei era quella di placare l'iperattività tipica dei ragazzi, oggi l'urgenza è quella di trovare stimoli nuovi durante la giornata, risposte alle sue domande e rassicurazioni sul futuro e le sue paure, come quella della perdita."
Andrea Ciprelli
NOTE DELLA GIURIA:
La tecnologia e le post produzioni acrobatiche ci hanno ormai abituato a immagini sempre più spettacolari, dove pare che se non elabori i files in modo iperbolico la tua fotografia non sia nemmeno degna di essere guardata.
Ci sono invece immagini che non hanno niente di tutto questo ma che, nell’uso sapiente delle poche regole della fotografia, ovvero soggetto-inquadratura-luce, ti colpiscono al cuore.
Le immagini di Andrea Ciprelli non hanno apparentemente niente di eccezionale ma la sensibilità con cui in pochi scatti ha reso il senso di frustrazione della sua famiglia durante il lockdown, ne fanno un piccolo lavoro da manuale.
La Commissione
TITOLO DEL PROGETTO: INTIMO PAESAGGIO
INTRODUZIONE DELL'AUTORE
"Per la prima volta nella mia vita mi sono ritrovato con Bob e Diego ventiquattro ore insieme, per giorni interi, tra le mura di una casa ancora a noi “sconosciuta”. Ho imparato a godere di ogni istante, senza la frenesia del tempo che scorre inesorabile tra un appuntamento di lavoro e la quotidianità, che spesso ci tiene lontani dalle mura amiche.
Un’occasione unica che mi ha messo alla prova ma mi ha dato la possibilità di superare il mio più grande limite: fotografare le persone a me care, i miei genitori, i miei fratelli, tutti coloro che conosco bene, e con cui condivido la vita. Mi sono ritrovato a fotografare, ahimè con lo smartphone, dei frammenti delle giornate con la mia compagna e il nostro cucciolo, memorie che sino ad oggi ho faticato a raccontare poiché emotivamente coinvolto. Un esercizio che mi ha dato la possibilità di approcciarmi ad uno spazio dove il passaggio della luce attraverso le persiane mutava disegnando sagome a me sconosciute.
Questa sintesi di scatti racconta di me tutto quello che ho di più Caro."
Natale De Fino
NOTE DELLA GIURIA:
Sei fotografie diverse formalmente come impostazione e stile ma molto efficaci nel sintetizzare il tema proposto che in particolare l’autore identifica nella scoperta di un’attenzione visiva verso l’intimità familiare. Un bianco e nero declinato in diverse varianti, dalla nitidezza del dato realistico al mosso e allo sfocato della precarietà della visione. Eccellente, in particolare, la fotografia dove il riferimento alla figura umana attuato attraverso l’ombra si confronta con una veduta esterna, dispiegata su più piani, tracce di materia e di storie diverse.
La Commissione
storie e visioni
SEGNALATI: Giovanni Firmani, Patrizia Galia, Patrizia Riviera, Antonio Perrone, Giuseppe Allegra, Giulia Cassaro, Ileana Gira
TITOLO DEL PROGETTO: GIORNI DI QUARANTENA
Giorni in solitudine guardando il tempo che trascorre necessario per smaltire quel periodo convenzionale di sicurezza a preservarci da possibili incontri a rischio.
E ogni notte diventa traguardo per un nuovo giorno che possa arrivare senza sorprese; e ogni nuovo giorno una conquista verso il 14°, finalmente liberatorio. Giorni trascorsi tra meditazioni su se stessi e sguardi persi dalle finestre da dove scorgere, liberi di fuori, insetti e uccelli ignari di tutto.
Giovanni Firmani
TITOLO DEL PROGETTO: DIAFRAMMI
"Ho trovato conforto nella casa, nido accogliente e sicuro. Si è subito rivelata contenitore e contenuto, mutante e rassicurante, isolandomi dal mondo esterno, in una bolla temporale e fisica. Quando uscire è impossibile, e i contatti umani sono azzerati, quando regna un silenzio surreale e la natura sembra riprendersi il suo spazio, la casa diventa diaframma con l'esterno, guscio accogliente e straniante. Così ogni superficie ha restituito la mia ombra, ogni parete, ogni vetro ha riflesso il mio profilo, in un rimando continuo di appartenenze e simbiosi, innescando un desiderio compulsivo di fermare quel tempo inusuale, quella condizione di perfetta comunione fra me e i miei spazi. Una dimensione di pieno, assoluto, confortevole privilegio che solo raramente ha lasciato spazio al disagio, ma ha reso necessaria ben più di una riflessione di fronte alla scoperta di poter fare a meno del mondo esterno."
Estratto dell'introduzione di Patrizia Galia
TITOLO DEL PROGETTO: LA QUARANTENA DI MIA MADRE
"Il 24 Febbraio 2020 il Centro Diurno Integrato che frequentava mia madre di 87 anni è stato chiuso per l’emergenza Covid19. Mia madre ha la demenza vascolare, quella che più comunemente si chiama demenza senile, quel lento e progressivo declino della funzione mentale. Io abito a Bergamo, mia madre abita a Castelleone, a 15 Km da Codogno, dove c’è stato il 1° caso di Coronavirus. Eravamo in territori endemici, dove sarebbe stato meglio restare a casa. Io sono una fotografa e quando mi è stato chiesto di raccontare la mia quotidianità al tempo del Coronavirus, mi sono accorta che era lei, lei che si stava prendendo gran parte del mio tempo e quasi tutte le mie energie. Mia madre in questi tre mesi di isolamento sta perdendo sempre più autonomia. Fa fatica ad alzarsi e a camminare, ha bisogno d’aiuto per lavarsi, vestirsi, non è più in grado di farsi da mangiare. In pratica non fa nulla. Assolutamente nulla. Io sono diventata una caregiver. Il Covid19 è stata l’accelerazione alla sua demenza, non l’ha uccisa fisicamente, e non averla ricoverata in RSA è stata una fortuna, ma la qualità della sua vita è notevolmente peggiorata, e anche la mia. Questo virus me l’ha portata via comunque."
Estratto dell'introduzione di Patrizia Riviera
TITOLO DEL PROGETTO: MI SENTO PERSO
"Mi sento perso. Dove sono? In casa. Ormai mi nascondo. Sono un tutt’uno con le pareti. E’ calda, accogliente, rassicurante la mia casa. Come una pianta ricerca la luce, le cure e l’ombra per celarsi, così ho creato uno spazio tutto mio, dove è forte la nostalgia per canzoni passate e i dolci sapori della terra natia. I Piccoli gesti quotidiani scandiscono le ore, i momenti dilatati. Non sono solo. E come ogni sera, al calar delle luci, chiudo gli occhi e spero che sia l’ultimo giorno, finalmente ”la fine”.
Ho cercato con delle “istantanee” delle mie giornate sospese di restituire in modo immediato il fluire delle mie sensazioni."
Antonio Perrone
TITOLO DEL PROGETTO: OGGETTO QUASI
“Un dittatore cade da una sedia, gli arabi smettono di vendere petrolio, il morto è il miglior amico del vivo, le cose non sono quello che sembrano, quando vedi un centauro credi ai tuoi occhi, se una rana ti prende in giro attraversa il fiume. Tutti sono oggetti. Quasi”. (Josè Saramago)
Quando ti allontani da tutti e ti distrai da tutto il resto, anche gli oggetti di casa possono perdere la loro funzione usuale e tu, nell’abitudine di confonderti tra le cose che ti circondano, ne diventi parte… un “oggetto quasi “.
Giuseppe Allegra
TITOLO DEL PROGETTO: TEMPO SOSPESO
"Pochi mesi fa sia in Italia sia nel resto del mondo tutto si è fermato all’improvviso. Ci siamo isolati. Siamo stati in totale solitudine. Tutti abbiamo dovuto cambiare il proprio stile di vita, improvvisamente.
Rinchiusi dentro casa, come se fosse una tale prigione, ma nello stesso tempo, una sorta di protezione per noi stessi. La voglia di voler uscire, ma non si può. Ogni giorno che passa, è la stessa routine. Fuori è vuoto, silenzioso, tutto sospeso nel tempo.
Le fotografie immortalano il rapporto tra l’uomo e il mondo sia interno sia esterno, esprimendo le sensazioni e le emozioni che ogni parte della mia famiglia prova, compresa me. Mostrano il cambiamento delle nostre abitudini quotidiane, ma anche la vita mutata improvvisamente al di fuori delle mura di casa.
Estratto dell'introduzione di Giulia Cassaro
TITOLO DEL PROGETTO: LUDOVICA
Come spesso accade nella mia vita quando le cose prendono una piega inaspettata e completamente fuori dal mio controllo, non ho reagito molto bene alla notizia del Lockdown di inizio marzo e le mie buone e vecchie amiche ansie, ancora una volta, erano venute a tenermi compagnia. Quella che inizialmente mi era sembrata come una convivenza forzata, dove gli amici e le persone, di cui solitamente mi circondavo erano solo delle immagini pixellate sullo schermo del mio IPhone, è diventata la ragione principale grazie alla quale sono riuscita ad “affrontare”, azzarderei serenamente, i miei giorni in quarantena. In particolar modo, mia cugina Ludovica, la piccola di casa, è riuscita a distrarci da quei soliti e tristi pensieri, rivolti verso il mondo esterno e verso ciò che stava succedendo. E' stato uno scambio reciproco, il nostro. Lei ha aiutato noi a sviarci, con le sue esigenze e col suo essere, semplicemente, una bambina bisognosa di attenzioni; e noi, nel nostro piccolo, abbiamo provato a farle vivere questi strani giorni, nel modo più sereno possibile. Lei è diventata il soggetto principale di ogni mia foto, perché avevo voglia di fissare, tra i miei ricordi più cari, quel tempo in cui, nonostante tutto e con assoluta semplicità, abbiamo fatto sentire amata e al sicuro la piccola Ludovica.
Estratto dell'introduzione di Ileana Gira
- AUTORI FINALISTI IN ESPOSIZIONE-
NOEMI ALESSANDRA, MAURIZIO ANSELMI, GIULIA CAMINADA, PIERLUIGI CIAMBRA, ANNA MARIA COLACE, ROBERTA COSTANZI,
CHIARA DI FAZIO, GIORGIO ERICA, BARBARA FALLETTA,PASQUALE GIANNELLI, DAVIDE GUALTIERI, MATTEO GUARDINI,
ROBERTA IRULLO, MAURO LIGGI, DOMENICA LUSSONE, LIDIA MALLIA, PAOLO MANDANICI, PAOLO NICOLETTI,
MICHELE PALMA, ELIANA PANEBIANCO, SALVATORE PASQUARIELLO, MASSIMILIANO PERELLI, FABRIZIO SCARPIGNATO,
NICOLA STRADIOTTO, ELISABETTA TIVOLI, CRISTINA TRIMARCO, MARIA TUMMINIA,
DEBORA VALENTINI, CRISTIANO ZINGALE, FEDERICA ZUCCHINI
VIENI A TROVARCI A CATANIA PER VISIONARE TUTTE LE OPERE!